Un argomento attuale e molto delicato: la Xylella in Puglia. Il batterio che sta provocando la morte di milioni di ulivi nella nostra regione; si parla addirittura di oltre 21 milioni di piante contagiate e 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40% della regione Puglia.
Un danno incalcolabile per gli agricoltori pugliesi, soprattutto quelli salentini, dove l’epidemia si è diffusa maggiormente. Arrivata in Italia nel 2008 su una pianta da caffè, la Xylella fastidiosa si è successivamente adattata agli ulivi della Puglia Meridionale, dove ha distrutto 3 olive su 4 solo in provincia di Lecce, con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva. In provincia di Taranto, nelle aree colpite, la produzione di olio è calata del 15%. In provincia di Brindisi la raccolta ha subito una riduzione generale del 20-25%.
Sull’argomento Xylella, è intervenuto il Comandante delle Guardie Campestri di Andria, Lg.t. C.S. Francesco Patimo, che ha spiegato la situazione nella provincia Bat ed in particolare nelle campagne andriesi: “Nessun caso nella Bat, la diffusione della sputacchina rimane circoscritta nel Salento” – ha affermato Patimo.
“Bisogna comunque tenere alta la guardia – afferma Patimo – perché uno dei pericoli per la diffusione del batterio, è l’abbandono dei terreni, quindi la crescita di erbacce, che danno terreno fertile alla xylella. Per contrastare la sputacchina bisogna aderire ai Protocolli di Difesa, e per questo i proprietari terrieri sono stati invitati ad effettuare arature, fresature e trinciature in modo da contrastare la xylella fastidiosa”.
E Andria vi ha aderito? “Nel 2022 anche il Comune di Andria, con un’Ordinanza Sindacale, ha obbligato gli agricoltori a procedere all’aratura, alla trinciatura e alla potatura degli alberi nei loro terreni, nonché all’effettuazione di trattamenti fitosanitari sugli alberi di ulivo. Tutti gli agricoltori vi hanno aderito, seguendo per filo e per segno i protocolli comunali”.
Il Comandante ha poi precisato che il rischio Xylella nella Bat è provocato da una precisa azienda: “In territorio di Andria, vi è l’azienda provinciale Papparicotta che è in completo stato di abbandono. E’ qui che tra erbacce, arbusti e alberi non potati, c’è un vero rischio di diffusione del batterio che potrebbe intaccare anche i terreni vicini. Basti pensare che qualche anno fa all’interno dell’azienda vi erano addirittura dei daini che ora, purtroppo, non ci sono più”.
Patimo conclude promettendo “un’attenta vigilanza agli associati del Consorzio, specie nella campagna olivicola ormai prossima”.
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