L’estate 2023 è alle porte e come ogni anno si ripresenta l’annoso problema degli incendi boschivi. Le alte temperature, la siccità e il cambiamento climatico, negli ultimi decenni, stanno assestando un colpo durissimo al numero di incendi che divampano nel nostro territorio.
L’Italia in estate è un lungo falò caratterizzato da roghi presenti da nord a sud, che creano un danno irreparabile all’ecosistema ambientale e alla salute umana.
Ogni anno, a causa degli incendi, perdiamo migliaia di ettari di vegetazione, migliaia di alberi, una catastrofe dalle conseguenze gravissime per l’equilibrio naturale visti i lunghi tempi di riassetto dell’ecosistema.
Quando un bosco brucia, si attiva il processo di decomposizione di tutto il materiale presente: ricostruirlo richiede tempo, soldi e tanta fatica. Ma non solo, la sua distruzione comporta la perdita di un presidio di difesa naturale contro i dissesti idrogeologici, oltre all’azzeramento della produzione di ossigeno nell’area colpita dalle fiamme.
Tre sono i tipi di incendio che possono presentarsi ai nostri occhi:
– Incendio colposo, causato involontariamente dall’uomo. Scatenato da comportamenti che violano le principali norme del buonsenso, oltre che della legge.
– Incendio doloso, appiccato con la volontà di arrecare un danno a un dato ambiente; solitamente alla base di questa scelta c’è una motivazione di profitto (industria del racket, speculazione edilizia).
– Incendio naturale, quello meno diffuso. Causato da fenomeni naturali ed imprevedibili, come fulmini, eruzioni vulcaniche o autocombustione.
E’ di fondamentale importanza sapere cosa fare e come comportarsi quando ci si trova in una situazione di rischio, al fine di aiutare e proteggere se stessi e facilitare il lavoro dei soccorritori.
Ecco alcuni accorgimenti per evitare di provocare un incendio ed evitare la sua propagazione:
– Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, possono incendiare l’erba secca;
– Non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive. Sono un pericoloso combustibile;
– Controllare, quando si parcheggia un’auto surriscaldata da un viaggio medio-lungo, che a terra non ci sia erba secca che possa facilmente prendere fuoco;
– Non accendere falò e fuochi nei boschi durante le scampagnate e servirsi delle apposite aree attrezzate. E’ importante non abbandonare mai il fuoco e prima di andare via accertarsi che sia completamente spento;
– Nei mesi più caldi non bruciare le stoppie, la paglia e altri residui vegetali in modo incontrollato, il fuoco potrebbe sfuggire dal nostro controllo.
E se invece ci troviamo coinvolti in un incendio o lo avvistiamo a pochi metri da noi?
– Chiamare necessariamente il 115 (numero dei Vigili del Fuoco) o il 112, contatto per segnalare una condizione di emergenza;
– Mettersi con le spalle al vento e battere una frasca o un ramo verde la piccola zona incendiata fino a soffocare il fuoco;
– E’ consigliato mettersi al riparo in un luogo sicuro: una strada lontana da alberi e sterpaglie o, meglio ancora, un corso d’acqua;
– Non sostare lungo le strade in prossimità dell’incendio: si potrebbe intralciare le squadre di intervento;
– In caso non ci sia nessun’altra soluzione di fuga, si deve cercare di attraversare le fiamme nei pressi di un punto già bruciato, dove quindi il fuoco sia meno intenso.
Per maggiori informazioni sugli incendi boschivi: è possibile visitare il sito della Protezione Civile.