Sempre più serrati i controlli della Polizia di Stato, coadiuvata dal personale del Consorzio delle Guardie Campestri di Andria, per contrastare i reati predatori spesso perpetrati nell’agro della provincia nel periodo della raccolta delle olive.
Nell’agro andriese, in Contrada “Rivera”, gli uomini del Consorzio Guardie Campestri hanno sorpreso, nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 23 novembre 2023, tre persone (un uomo, una donna ed un ragazzo) intente a raccogliere olive all’interno di un terreno privato.
Immediatamente è intervenuta una “Volante” che ha individuato i tre individui (poi risultati essere marito, moglie e figlio quattordicenne) vestiti con abbigliamento e scarpe da lavoro, sporchi di terra; nelle immediate vicinanze c’erano dei teli (usati solitamente per la raccolta) colmi di olive appena raccolte, oltre a tre tini, di cui uno ricolmo di olive e tre verghe di metallo utilizzate per scuotere gli alberi.
Il carico di olive (oltre un quintale e mezzo) è stato recuperato e restituito al proprietario del fondo; accertamenti sui coniugi hanno permesso di appurare che il marito è risultato avere a carico una lunga serie di precedenti penali, oltre ad essere un sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno a Canosa di Puglia (obbligo che stava evidentemente trasgredendo); la moglie era gravata da più pregiudizi di polizia.
Entrambi sono stati, quindi, tratti in arresto e sottoposti a temporanea detenzione domiciliare, mentre il figlio (quattordicenne) è stato denunciato a piede libero alla Procura dei Minorenni di Bari.
L’udienza di convalida, tenutasi nei giorni successivi, ha confermato la misura degli arresti domiciliari nei confronti del marito.
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