Bollettino di guerra in campagna dopo la violenta ondata di maltempo, con tempeste di fulmini, grandinate, nubifragi e violente raffiche di vento, che ha colpito oliveti e vigneti, campi di broccoletti e pomodori, con danni tra il 20% e l’80% a macchia di leopardo sulle produzioni con gli olivi spogliati di foglie e frutti, ma anche serre divelte e smottamenti.
A darne notizia è Coldiretti Puglia, dopo le prime verifiche in campagna in provincia di Bari a Terlizzi, Ruvo di Puglia, Modugno, Giovinazzo e Molfetta, ed in provincia di Foggia a San Severo, Lucera, San Nicandro Garganico, Pietramontecorvino e Torremaggiore, mentre è in corso la conta dei danni nelle campagne dove è possibile entrare, perché ci sono anche campi ancora allagati dove è impossibile accedere.
Sulla Puglia da gennaio ad oggi si sono abbattuti 66 eventi estremi tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi, tornado e grandinate che hanno provocato – denuncia Coldiretti Puglia – danni nelle città e nelle campagne con serre scoperchiate, smottamenti e allagamenti, per non parlare dei danni indiretti causati dalla peronospora e dalla scottature con perdite ingenti di cibo dall’uva agli ortaggi.
La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti regionale – è la più dannosa per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine – spiega la Coldiretti – colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione.
Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.
Con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,15 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.
Negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta – conclude Coldiretti Puglia – sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese, dopo che in 10 è andato perso il 30% delle aziende agricole in Puglia che scontano lo scotto degli alti costi di produzione, del clima pazzo, della concorrenza sleale, in uno scenario aggravato deli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che hanno fatto aumentare i costi di produzione delle aziende agricole con un impatto devastante sui bilanci, ma anche sulla spesa dei consumatori.