La campagna estiva è appena cominciata ed è stata contraddistinta da diversi nubifragi, anche consistenti, nell’agro andriese. Quali e quanti danni hanno causato nel nostro territorio? Quali sono i rischi futuri a cui potremmo andare incontro?
A parlare è il Comandante delle Guardie Campestri di Andria, Lg.t. C.S. Francesco Patimo, che ha delineato la situazione. “I nubifragi avvenuti 15 giorni fa hanno causato danni alle primizie, come albicocche, ciliegie e pesche noci, in quanto le abbondanti piogge hanno provocato la crescita spropositata della polpa dei frutti e la conseguente spaccatura della buccia. E’ andato perso circa il 40% del raccolto e ciò ha mandato su tutte le furie gli agricoltori andriesi che quest’anno si sarebbero aspettati un guadagno maggiore per poter investire nella coltura futura. Poco hanno potuto fare per combattere questa importante calamità naturale”.
Unica nota positiva è che “gli orti non hanno subito danni, in quanto il terreno ha assorbito bene la quantità d’acqua, quindi la raccolta e la vendita delle verdure hanno dato risultati positivi per gli ortolani”.
Il Comandante ha poi spostato l’attenzione sulla situazione in Emilia Romagna affermando, in maniera chiara, l’improbabilità di un avvenimento simile nel territorio andriese: “La nostra zona non è a rischio smottamenti, ma alcuni problemi potrebbero causarli gli allagamenti, come già avvenuto in passato. Non disponiamo infatti di fiumi e canali che permetterebbero il deflusso dell’acqua in mare. L’unico canale presente è il Ciappetta-Camaggio, ma versa in condizioni pietose, è una vera e propria discarica a cielo aperto. Proprio per questo, solo in caso di copiosi nubifragi, l’intero agro andriese verrebbe allagato. Su questo l’amministrazione comunale non è ancora intervenuta e l’auspicio è quello che qualcosa si smuova presto”.
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